2014 / Domenica 4 Maggio 2014

Domenica 4 maggio 2014

III Domenica di Pasqua - Anno A

Nella terza domenica di Pasqua la pagina evangelica è tratta dal capitolo 24 di Luca, l'ultimo, in cui tornano con arte tutti i temi dell'evangelista, uno splendido trattato sulla Chiesa.
Eccoli, i discepoli di Emmaus. «In quello stesso giorno...». Dire quel giorno, per i primi cristiani, significava parlare del giorno di Pasqua: un giorno unico di cui non si vedeva ormai più la fine. Difatti Luca, teologo e artista, mette tutte le notizie pasquali, dalla scoperta della tomba vuota da parte delle donne fino addirittura all'Ascensione, in un unico giorno: la notte non arriva più!
Due discepoli dunque sono in cammino... Alt! Cammino: parola chiave in Luca. Tutta la vita di Gesù (e della Chiesa) è un grande viaggio verso Gerusalemme. Chi conosce Luca sa che questo è uno dei suoi grandi temi. Ma questa volta la meta non è Gerusalemme. Questi due se ne vanno da Gerusalemme...
Mentre camminano e discorrono insieme, un personaggio strano li accosta e cammina con loro. «Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo»: è una costante delle apparizioni pasquali. Il personaggio celeste lo si coglie solo nella fede, quando scatta l'adesione del cuore.
«Si fermarono, col volto triste». Attenzione subito al contrasto con ciò che capiterà durante la cena, allo «spezzare il pane», quando si apriranno gli occhi, essendo il cuore ardente ormai per la meditazione sulle Scritture fatta lungo la via.
Di tristezza Luca ci aveva già parlato nell'agonia del Getsemani, quando i tre apostoli furono assaliti dal sonno...
Avviene un dialogo simpatico tra i due discepoli e lo strano pellegrino. «Noi speravamo...». Gesù ha disatteso tutte le speranze messianiche. Li lascia sfogare, e poi «parte in quarta» inchiodandoli con un appassionato e micidiale rimprovero: «Stolti e tardi di cuore...». Due parole greche secche e mirate.
Stolti (senza «mente», senza «intelligenza»), e tardi di cuore (sede delle grandi decisioni). Praticamente, con un linguaggio un po' «giovanile», potremmo tradurre: teste vuote e volontà fiacche! Gesù dice: Avete un mondo interiore pesante. Siete vecchi dentro!
E incomincia a spiegare loro la Bibbia, facendo vedere tutto ciò che si riferiva a lui. Praticamente Gesù fa «lectio divina» delle Scritture. Ed è durante la «lectio» che il cuore dei discepoli incomincia a scaldarsi. «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo la via quando ci spiegava le Scritture?» (v. 32).
Ormai tutto è pronto. Arrivati al villaggio, Gesù fa finta di andarsene. «Resta con noi...». Gesù non aspetta altro! Ed è durante l'Eucaristia (allo «spezzare il pane») che si aprono gli occhi. Lezione perenne per la Chiesa! La notte non scende più... I due ripartono per Gerusalemme, non più con il passo triste, ma di corsa, «senza indugio» (tipico «tocco» di Luca), come Maria che va da Elisabetta, come i pastori che corrono a Betlemme, come Zaccheo che scende dall'albero...
Non c'è dubbio: si diventa annunciatori di Cristo se lo si «incontra» nelle Scritture e allo «spezzare il Pane». È un'unica realtà: la Messa!
Chi fa la comunione con il Corpo di Cristo, «mangia» le Scritture e diventa «uno» con lui, diventando capace di amare i fratelli come li ama lui.
(Da "Le luci del sabato" Domenico Machetta ©Elledici)



GUIDA SEMPLICE ALLA BIBBIA  (14)

GLI SCRITTI CRISTIANI

I 27 libri del Nuovo Testamento, nelle Bibbie dei cattolici, sono divisi in questi gruppi:

Vangeli e Atti:
I Vangeli sinottici sono il vangelo di Matteo, di Marco e di Luca. Si chiamano sinottici (dalla parola greca: smossi, cioè sguardo d’insieme) perché se li scriviamo in tre colonne parallele, ma sulla stessa pagina, presentano molte affinità. Ciò mostra che ciascuno dei tre evangelisti nel compilare il suo vangelo ha utilizzato lo stesso materiale, che poi ha adattato alta comunità cui si rivolge.

MARCO     Scrive per i cristiani convertiti da poco tempo e vuole condurli a rispondere alla domanda: Chi è per te Gesù? Gesù è il Messia, il Figlio di Dio. Questo messaggio è la lieta notizia, cioè Vangelo.

MATTEO     Scrive per i giudei convertiti alla fede cristiana che, quindi, conoscono bene l’Antico Testamento; presenta Gesù come nuovo Mosè, colui che porta a compimento le Scritture. Inoltre Gesù è il «Dio con noi».

LUCA     Scrive per i pagani convertiti alla fede cristiana. A questi presenta Gesù come il salvatore di tutti, senza alcuna eccezione. Questo Gesù è il volto misericordioso di Dio Padre. La sua vita è un cammino che lo conduce a Gerusalemme dove darà se stesso per amo-re, salvando il mondo dal peccato. Luca scrive anche gli Atti degli Apostoli i quali narrano lo sviluppo della Chiesa primitiva in tutto il mondo grazie all’annuncio della Parola da parte degli apostoli, guidati dallo Spirito di Gesù risorto.

GIOVANNI     Scrive per i cristiani che hanno già una certa esperienza nella vita di fede. Per questo approfondisce i temi maggiori della fede e della vita cristiana. Gesù in questo vangelo è la rivelazione definitiva di Dio. Chi vuole conoscere il Padre deve accogliere Gesù.

Le lettere di Paolo

Gli studiosi suddividono le lettere di san Paolo in tre gruppi.
    ‣    Lettere autentiche, scritte cioè direttamente da Paolo. Queste sono sette: la lettera ai Romani, ai Galati, ai Filippesi. le due lettere ai Corinti, la prima lettera ai Tessalonicesi, il biglietto a Filemone.
    ‣    Lettere deuteropaoline, cioè un secondo gruppo di lettere, scritte da fedelissimi discepoli di Paolo, che ne tramandano il messaggio: sono la lettera ai Colossesi e la lettera agli Efesini.
    ‣    Lettere tritopaoline, cioè un terzo gruppo di lettere, scritte da discepoli di Paolo e inviate a pastori della Chiesa. Per questo si chiamano anche lettere pastorali. Sono le due lettere inviate a Timoteo e la lettera a Tito. Rimane la Seconda lettera ai Tessalonicesi che riporta il messaggio di Paolo, ma che gli studiosi collocano tra le deuteropaoline.
    ‣    Infine vi è la lettera agli Ebrei, il cui autore è un cristiano del primo secolo d.C., ed è indirizzata a cristiani scoraggiati e bisognosi di riscoprire la centralità di Gesù Cristo nella vita personale e nella storia.


Paolo è un ebreo convertito alla fede cristiana.
Appartenente alla setta dei farisei perseguitava i cristiani per esprimere la sua fedeltà a Dio.
Dopo l’incontro con il Signore Gesù la sua vita cambiò di segno.
Il persecutore diviene il perseguitato per amore del Signore Gesù.

Per portare il Vangelo in tutto il mondo compie tre viaggi missionari che puoi leggere negli Atti degli Apostoli:
Primo viaggio = Atti 13-14,27
Secondo viaggio = Atti 15,36-18.17
Terzo viaggio = Atti 18,18-26
Infine vi è il viaggio che lo condusse a Roma come prigioniero: Atti 27-28. 



Lettere cattoliche
Sono lettere inviate non a Chiese particolari, ma alla Chiesa sparsa nel mondo:
1. Le due lettere di Pietro.
2. La lettera di Giacomo.
3. La lettera di Giuda.
4. Le tre lettere di Giovanni.

Apocalisse
È il libro che chiude la Bibbia. Il termine «Apocalisse» significa rivelazione. In pratica questo libro, scritto con un linguaggio simbolico, è un messaggio di speranza per i cristiani perseguitati ai quali assicura che Cristo risorto agisce nella storia e la porterà a compimento.

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