2013 / Domenica 29 Dicembre

domenica 29 dicembre

Chi è Dio?

Non è un dio strano ma sorprendente. Perché?
   -  sulla sua carta d’identità, nel rigo professione c’è scritto: misericordioso
   -  ha tanti figli: tutti uguali, tutti di serie A.
   -  a differenza di noi che appena apriamo bocca diciamo” io non sono razzista ma….”, Lui è di tutti e accoglie tutti senza fare le analisi del sangue;
   -  loro possono anche non amarlo, ma non possono impedirgli di amarli
   -  a differenza di noi che “perdoniamo ma non dimentichiamo”, Lui soffre di amnesia e dimentica le offese;
   -  nonostante che lo dichiariamo Onnipotente, Lui è discreto, non forza la porta del nostro cuore. Se la trova chiusa, bussa, chiede permesso e attende la risposta;
   -  è un inguaribile ottimista: dal fango sa tirarci fuori un giglio;
   -  è come la palma che a chi le tira i sassi essa lascia cadere i datteri più buoni.

Allora, quale deve essere la nostra risposta al Padre?

Credere in Dio Padre vuol dire aver fiducia nella sua provvidenza, ascoltare la sua Parola e sapere che guida la nostra vita secondo il suo disegno d’amore.

Esiste un Dio più simpatico del Dio di Gesù? Non nascondiamolo al mondo!

Chiamare Dio con il nome di Padre e di Amore non significa che la nostra vita i figli e di amati sarà senza scosse e senza difficoltà. Gesù, il figlio per eccellenza. Ha incontrato il Padre anche nel dolore durissimo della prova: nell’agonia del Getsemani. Ed è proprio in quel momento che Gesù si rivolge a Dio con il nome familiare di Abbà. Sulla croce Gesù fa esperienza del silenzio di Dio, e il Padre non si presenta a lui sotto i tratti di un padre idealizzato
Il segno di croce che facciamo su di noi nel nome del Padre oltre che ricordarci l’amore del suo Figlio ricordi anche il nostro amore

Domande di Approfondimento

- Credere in Dio Padre è riconoscere che tutto è suo dono; è vivere nella lode e nel ringraziamento.
- Credere in Dio Padre è accogliere la sua volontà come nostro progetto di vita.
- Credere in Dio Padre è imitarlo nella sua bontà vincendo sempre il male con la bontà e il perdono.
- Credere in Dio Padre è affidargli noi stessi, sicuri che nemmeno la morte può strapparci dalle sue mani.
- Sai scoprire i “segni” della presenza e della potenza di Dio nell’universo, nella storia degli uomini, nella tua vita personale? Oppure guardi e usi la splendida realtà dell’universo soltanto per avere di più, per possedere di più.
- Verifichi abitualmente il tuo modo di pensare e di parlare di Dio leggendo e pregando con il Vangelo tra le mani? Oppure “vendi” come vere e sicure le idee e le immagini di Dio che hai ricevute dall’ambiente in cui vivi o che ti sei costruito?
- Dio è per te il “papà” unico e onnipotente che Gesù ci ha insegnato a riconoscere e ad amare? hai affidato la tua vita nelle sue mani? Nella sua Parola sono radicati i tuoi progetti? Oppure sei ancora tu e soltanto tu il dio”.
- Oppure sei ancora tu il Dio della tua esistenza?



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