2013 / Domenica 1 Dicembre 2013

domenica 1 dicembre 2013
Riportiamo un percorso che riprende i temi di Avvento delle domeniche dell'anno "A". Le letture suggeriscono gli atteggiamenti da assumere per percorrere le quattro tappe che conducono all'incontro con Gesù.

Avvento, un cammino per accogliere Gesù

1. Svegliarsi dal sonno

Simbolo: la Sveglia
Perché una sveglia davanti a noi in questo momento di preghiera?
 La Parola che ascolteremo ci dirà il perché.

Dalla lettera ai Romani (13,11-14)

È ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a gozzoviglie e ubriachezze, non fra impurità e licenze, non in contese e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri.
È vero, Signore. Spesso viviamo assopiti, distratti e tutti presi dalle nostre cose, e non prestiamo attenzione a comportarci come vuoi tu.
Non ci ricordiamo di pregare, facciamo fatica a partecipare alla Messa domenicale, badiamo solo a noi stessi...
Gesù ci suggerisce come svegliarci dal sonno della nostra pigrizia.

Dal vangelo secondo Matteo (24,42-44)
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà.
Le persone che ci vogliono bene, ripetutamente e con tanta pazienza, ci aiutano a destarci dalla pigrizia. Aiutaci, Signore, a essere disponibili ai loro inviti.
Quando non abbiamo voglia di impegnarci a scuola, risveglia in noi la forza dell'impegno.



4.  CREDO IN DIO …

…ma non lo vedo…

Di fronte alla molteplicità di idoli che caratterizzava la religiosità dei popoli pagani il popolo ebraico ha saputo tenere viva la sua fede in un unico Dio, in quel Dio che lo ha aiutato ad essere libero. E davanti ai molti idoli che la società moderna ci mette davanti ( la bramosia delle cose, la sete di potere, la fame di successo…..), saremo noi capaci di non bruciare l’incenso in loro onore e di confermare la nostra fede nel nostro Dio Padre Onnipotente?
             La nostra professione di fede recita: “Credo in Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra….”. Noi credenti diamo per scontato la sua esistenza, la sua attività verso gli uomini…..Però è altrettanto vero che noi siamo inseriti in un contesto culturale che ha dei dubbi addirittura sulla sua esistenza; e, molte volte, quei dubbi tormentano anche la nostra mente.
Qualcuno si domanda: come si fa a parlare di Dio se nessuno l’ha visto, se nessuno ha potuto fargli una foto. Addirittura agli Ebrei era proibito farsi delle immagini. C’è una prova, un ragionamento serrato, stringente, apodittico per dimostrare che Dio esiste? NO! Perché se ci fosse stata una argomentazione chiara, evidente, probante dell’esistenza di Dio, sarebbe stata scoperta da tempo e nessuno oggi avrebbe il minimo dubbio su Dio.
Ed invece il primo astronauta russo Gagarin, appena uscì dalla sua capsula spaziale, disse di non aver trovato in cielo tracce di Dio né di qualche suo Angelo……Anche un altro uomo illustre, nel 1930, trovandosi in Svizzera perché renitente al servizio militare in Italia, durante un contraddittorio con un pastore protestante, gettando sul tavolo l’orologio urlò:” se Dio esiste, gli do cinque minuti per fulminare questo suo nemico”.
Quanta gente tira fuori l’argomento se non vedo, non credo; se non vedo, se non tocco, non posso provare, e quindi non esiste. E ai loro occhi questo sembra una grande prova scientifica. Ma l’equivoco sta proprio qui: identificare l’invisibile con l’inesistente.

Quante cose non si vedono eppure sappiamo con assoluta certezza  che esistono:
Chi di voi ha visto il vento? Nessuno. Sappiamo che c’è perché vediamo le cime degli alberi piegarsi…..perché le foglie si alzano da terra…..perché una finestra sbatte…..perché le fessure sibilano….perché una barca a vela si sposta. Siamo certi che il vento esiste dagli effetti che produce.
Nessuno di noi ha visto l’elettricità: ma i suoi effetti sono sotto gli occhi di tutti.
    ‣    Chi di noi ha visto l’aria? Noi sappiamo che c’è perché non potremmo vivere un minuto senza di essa.
Se poi passiamo dalle cose materiali alle cose spirituali facciamo la stessa esperienza, anche più profonda.
    ‣    Chi di voi ha mai visto il pensiero? Ma potete dire che non esiste? Tutt’al più di qualcuno si può dire che ragiona con i piedi……
    ‣    Chi di voi ha visto l’amore?; e l’amore è più impalpabile del vento. Eppure non soltanto sappiamo che esiste, ma addirittura ne misuriamo l’intensità
    ‣    Un bambino che è nel seno materno non vede nulla prima di nascere. Ma non dovrebbe dire che “il mondo non esiste perché io non lo vedo”. Perché noi gli diremmo:”abbi pazienza per altri due o tre mesi e poi vedrai tutto.
    ‣    Anche i polli d’allevamento, se potessero parlare direbbero che il sole non esiste.
Ho detto che non c’è una dimostrazione stringente che possa provare l’esistenza di un  Dio personale. Però ci sono tanti indizi che ci orientano in questo senso; una specie di rivelazione di Dio accessibile a tutti:
    ‣    Dio ci parla attraverso la bellezza del creato. Possiamo affermare che la natura, nella sua maestosità, nella sua armonia e nella sua varietà è un libro scritto a caso? Se sapessimo alzare gli occhi al cielo, invece di tenerli caparbiamente fissi per terra, racchiudendo conoscenze e speranze in pochi metri quadri!?!?
    ‣    Dio ci parla attraverso l’ordine che c’è nelle cose. Qualcuno dice che il mondo è nato dal caso! Ma le cose,per l’esperienza che abbiamo, non avvengono mai per caso:
    a.    Prendete un libro: le parole del libro non volano prima per aria e poi cadono in modo ordinato dentro le pagine. Ci vuole una mente che le coordini.
    b.    La stessa cosa per una casa…..Essa esige un architetto
    c.    La stessa cosa per un quadro….Esso esige il pittore
    d.    La stessa cosa la si può dire per il nostro mondo: non può essere spuntato per caso o per un casuale incontro della materia……Nell’universo c’è una tale armonia tra i vari sistemi solari, che questa armonia non può essere nata dal caos o da esseri privi di ragione, ma richiede una mente ordinatrice che ha impresso nel caos una tale forza ordinata da prendere l’universo questo aspetto.
Voltaire diceva:” non è logico servirsi dell’orologio e poi negare l’orologiaio”.
    ‣    Anche l’uomo ci parla di Dio. Come potrebbe la materia priva di sentimento, di coscienza, di ogni dote morale essere l’origine di esseri intelligenti e ricchi di sentimento. 
E poi noi uomini siamo davvero la coincidenza di un puro caso che va vagando nel cosmo, privo di significato e senza alcuna destinazione?
Non abbiamo noi uomini una dimensione che manca agli animali? Gli animali non appartengono ad una classe differente?
Non abbiamo, non c’è una prova evidente che costringa l’uomo a credere; ci sono soltanto dei chiari indizi.
Ma pensiamo a quanto è stato buono questo Dio: Dio si tiene nascosto non si rende evidente per non per non forzare la nostra mano, per non costringerci a credere; si tiene nascosto per rispettare la nostra libertà di voler andare oltre. Se il Creatore ci apparisse nello splendore abbagliante della sua maestà e potenza, potremmo rifiutarci di credere? Saremmo costretti a buttarci in ginocchio. E invece Egli ci presenta la sua proposta d’amicizia attraverso le spregevoli apparenze di un condannato a morte, attraverso il patibolo infame o attraverso le umilissime forme di un’ostia consacrata.
Un secolo e mezzo fa, un poeta tedesco, Heine, scriveva:” suonano le campane a morto. Stanno celebrando i funerali di Dio”. Ma con buona pace di quel poeta, Dio non è ancora scomparso dalle contrade d’Europa, e noi siamo qui per riaffermare la nostra totale fiducia in quel Dio che ci spinge al bene e che vuole il nostro bene.
C’è qualcuno che ha scritto:”Dio è un rischio”; ma anche l’amore è rischioso, eppure tutti vogliono correre questo rischio. Vale la pena correre il rischio-Dio.

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